Nel counseling relazionale, la qualità dell’intervento si fonda tanto sulle competenze tecniche quanto sull’etica della relazione. La deontologia non è un insieme di regole astratte, ma una guida concreta che orienta il comportamento professionale, tutela il cliente e valorizza la professione.
Essere counselor significa assumersi una responsabilità relazionale. Ogni intervento, anche il più semplice, implica una relazione di fiducia, spesso asimmetrica, in cui il professionista è chiamato a mantenere coerenza, riservatezza, rispetto e consapevolezza del proprio ruolo. Il codice deontologico di A.N.Co.Re. rappresenta uno strumento essenziale per navigare queste dinamiche con rigore e trasparenza.
Uno dei principali ambiti della deontologia è il rispetto dei confini. Saper distinguere ciò che rientra nella propria competenza da ciò che appartiene ad altre figure professionali è fondamentale per tutelare il cliente e il counseling stesso. Invadere spazi clinici, psicodiagnostici o terapeutici significa rischiare di violare l’alleanza fiduciaria e indebolire la propria posizione professionale.
Le richieste ambigue, le emozioni intense, i legami personali che si creano nel tempo sono tutte situazioni che mettono alla prova i confini professionali. In questi casi, è essenziale fermarsi, riflettere, confrontarsi in supervisione e agire con responsabilità. La chiarezza contrattuale, l’uso corretto del setting e la comunicazione trasparente sono strumenti indispensabili per prevenire incomprensioni e fraintendimenti.
La deontologia non è un concetto statico. Cresce insieme alla professione, si aggiorna con la normativa e si rafforza attraverso il confronto tra pari. Per questo è importante che ogni counselor coltivi un atteggiamento etico anche nella formazione, partecipando a momenti di aggiornamento, riflessione e supervisione.
La forza del counseling relazionale sta nella qualità della relazione. Difendere la deontologia e i confini significa onorare il valore della professione, proteggere chi si affida al nostro lavoro e contribuire alla credibilità collettiva dei counselor. Essere professionisti etici è una scelta quotidiana, fatta di ascolto, consapevolezza e coerenza.